
Ieri mattina i carabinieri del Noe, in seguito ad un decreto di perquisizione e sequestro, hanno rinvenuto una corposa documentazione negli uffici della multinazionale e nel laboratorio di analisi che effettua le indagini ambientali nei cantieri dell’opera.
Le indagini ambientali condotte dal Comando del Noe insieme ad Arpa Puglia sugli stessi luoghi per conto della Procura della Repubblica hanno riscontrato un superamento della soglia consentita su inquinanti come il cromo esavalente.
Tre gli indagati, tra cui il country manager di Tap Michele Mario Elia, Clara Risso, legale rappresentante di Tap Italia e Gabriele Paolo Lanza, project manager di Tap.
Tap sta assicurando la massima collaborazione alle autorità nell’ambito dell’inchiesta sul presunto inquinamento della falda a San Basilio.