Ma le parole sono sempre state parole anche se incorniciate. Lo hanno dimostrato i partiti in sessanta anni di partitocrazia. Ricordo ancora quando Prodi diceva che avrebbe fatto del Sud la Florida d’Italia e ricordo Berlusconi con il Patto con gli Italiani di cui nessuno gli ha poi chiesto conto.
Il Governo Monti, governo di “supertecnici”, mica di improvvisati e sprovveduti cittadini, in un anno praticamente non ha fatto nulla di quello che gli era stato incaricato di fare. Però ha fatto cose che tanto tecniche non sono. Il PIL è sceso da 0,4% a -2,3%. La Disoccupazione è passata dall’8,4% al 10,6. Il rapporto debito PIL è salito al 126,5%. I consumi sono scesi a -3,4%. La domanda interna è scesa di 4 punti. La pressione fiscale in rapporto al PIL è arrivata al 55%. Solo lo spread è sceso. Ma quello è quasi un dato determinato da un’opinione e dalla fiducia e di fronte a questi risultati c’è da dubitare che la fiducia internazionale venga riconfermata a questo governo.
-Lascerà allo Stato i rimborsi elettorali per un valore (con le attuali proiezioni) di circa 100 milioni di euro. Lo farà perché lo ha già fatto alle regionali. I partiti, invece, tutti i partiti, hanno intascato i cosiddetti rimborsi elettorali nonostante il referendum del ’93. Anzi si sono aumentati i finanziamenti in modo sproporzionato. I consiglieri regionali del MoVimento già oggi percepiscono stipendi più dignitosi (2.500 euro invece di 7-10.000 ed oltre).
-La lotta alla casta, la classe criminale che considera la cosa pubblica come Cosa Nostra, come territorio di conquista della propria schiera da depredare con ogni trucco, è una lotta senza quartiere.
-Nessuna alleanza elettorale! Il MoVimento ha spezzato la dittatura delle coalizioni consociative che da anni governano il Paese. Grazie a questa sua coerenza è arrivato a governare a Parma.
-Né destra, né sinistra. Questa è la più grande conquista già realizzata dal MoVimento. La casta del Paese ha sempre polarizzato l’opinione pubblica gridando al pericolo comunista piuttosto che a quello dell’orda delle destre. Invece che parlare di politica e risultati di fine mandato la si è sempre buttata sulla fede ed il tifo. Oggi nel M5S ci sono persone che in passato hanno votato sia a destra che a sinistra e che portano all’interno esperienze e prospettive differenti senza venire discriminate.
-Ambientalismo: i Verdi non esistono più. C’erano i verdi rossi svuotatisi in quella Sinistra Ecologia e Libertà che così ha ben fatto ad es. con l’Ilva a Taranto e c’erano i verdi verdi che poi erano i verdi blu del centro-destra. In Alto Adige ci sono i verdi grigi quelli del sì all’inceneritore. Il MoVimento 5 stelle è contro gli inceneritori e non sta in coalizioni, cordate o comitati d’affari che costruiscono inceneritori. Gli inceneritori sono una truffa. Se non lo avete ancora capito ve lo dice l’Europa: entro il 2020 non si potrà più bruciare ciò che è riciclabile.
-Democrazia Diretta: significa dare voce ai cittadini e non carta bianca con mandati di 5 anni senza controllo.
-Decrescita felice: questo è il modello economico di riferimento del Movimento. La decrescita economica può essere pianificata o subita. Per ora la subiamo perché ancora ci viene spacciata a piene mani l’ideologia del PIL.
Il MoVimento 5 Stelle è un movimento di protesta. Certamente. È l’unica protesta credibile. È un movimento rivoluzionario e di rottura. Questo significa che ciò che viene dato per scontato viene invece messo in discussione. E in Italia è questo di cui principalmente c’è bisogno perché per 60anni ci hanno preso in giro e ci hanno depredato il Paese.