“Cavallo di ritorno” con auto rubate: banda agiva fra tre province.
„Attribuiti anche furti di veicoli a Lecce, Salice e due a Campi. La base operativa era a Oria. I carabinieri hanno anche intercettato le conversazioni“
“Cavallo di ritorno” con auto rubate: banda agiva fra tre province
„BRINDISI – Il furto della propria autovettura, sulla quale magari si stanno ancora pagando le rate, o del mezzo da lavoro, spesso vitale per portare avanti un’attività commerciale: molti hanno vissuto quest’incubo in prima persona, tanti sperano di non incapparvi mai.“
“Cavallo di ritorno” con auto rubate: banda agiva fra tre province
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E cosa dire quando, dopo la sparizione, arriva una richiesta di soldi per riavere il mezzo indietro? Il furto a scopo estorsivo è una delle varianti più detestabili e la tecnica, in gergo, porta un nome ben preciso: “cavallo di ritorno”. A questo tipo di attività, secondo i carabinieri del comando provinciale di Brindisi, era molto attivo un folto gruppo di sodali, tutti con compiti suddivisi, con base operativa a Oria e che agiva anche nelle province vicine, sconfinando quindi nella zona di Taranto e in quella di Lecce.
Chi sono gli indagati
Sette fra i vari indagati sono finiti in carcere: Maurizio De Michele, 46 anni (detenuto per altra causa nel carcere di Brindisi); Michele Cera, 41; Emanuele Darimadea, 37 anni; Dario Castrovillari, 34 anni (detenuto per altra causa a Lecce); Antonio Lodeserto, 63 anni; Cosimo Saccomanno, 49 anni; Giuseppe Castrovillari, 24 anni. Altri tre si trovano ai domiciliari: Attilio De Michele, 23 anni; Salvatore Sasso, 45 anni. Tutti sono residenti a Oria. Uno dei destnatari dell’ordinanza è al momento irreperibile. E considerando anche gli indagati a piede libero, il numero totale dei coinvolti sale a venticinque. Il che la dice lunga su quanto fosse estesa l’organizzazione (con pedine intercambiabili), alla quale vengono contestati oltre tenta episodi fra consumati e tentati fino al 1° marzo dell’anno in corso.
“Cavallo di ritorno” con auto rubate: banda agiva fra tre province
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Furti a Lecce, Salice e Campi
Come detto, il gruppo agiva su tutte e tre le province salentine, e diversi sono stati gli episodi in quella di Lecce (di cui trattiamo nel presente articolo, Ndr), non disdegnando alcun tipo di veicolo. Maurizio De Michele, Michele Cera e Antonio Lodeserto, ad esempio, rispondono del caso riguardante un Ape Piaggio. Il motocarro, il 14 aprile del 2017, era stato parcheggiato dal proprietario vicino a un suo podere. Dentro c’erano anche un gruppo elettrogeno, una tagliaerba, 15 euro e un fucile a piombini.
Sempre a Maurizio De Michele e Michele Cera, ma in questo caso con Dario Castrovillari, è imputato un altro furto, ancora a Campi Salentina, ma in questo caso di un’Alfa Romeo Giulietta posteggiata in strada: caso del 2 maggio del 2017. Emanuele Darimadea e Giuseppe Castrovillari, invece, sono accusati di aver sottratto a Lecce, il 15 marzo del 2017, una Fiat Bravo, forzando la portiera e danneggiando il quadro d’accensione. Di nuovo Maurizio De Michele e Michele Cera, dovranno rispondere del furto di un Fiat Ducato rubato la mattina del 4 maggio del 2017 nelle campagne di Salice Salentino, in Località Pastore.
Importanti indizi dopo un episodio
Proprio il caso di Salice rappresenta fra i più importanti a livello investigativo. Sul Ducato, che era nuovo, era stato installato il Gps che permise ai carabinieri di ritrovarlo a Erchie, in un nascondiglio. Non solo. Già ampiamente sospettati i due di far parte della banda, su un’auto in uso, d’appoggio per la fuga, erano state preventivamene installate cimici che permisero di ricostruire varie fasi.